Valori Universali

…per dire che il dibattito innescato dalla comparsa degli slogan sulle fiancate degli autobus di Genova, non può che fare bene. Per sottolineare l’importanza e la necessità dell’impegno individuale sul fronte della promozione della convivenza civile, del benessere comune. Per raggiungere tale obiettivo non si rende affatto necessario aderire ad una religione. Anzi potrebbe essere fuorviante. Sono perlomeno vent’anni che UAAR opera, a partire da un primo gruppo, fondatore storico, di Padova se non sbaglio… e ora si impone all’attenzione nazionale e oltre, diventa popolare, attraverso i metodi della promozione pubblicitaria di qualsiasi merce, ma a differenza di quella che può essere tranquillamente bevuta da tutti senza controllo, grandi e piccini, su questa ci si scaglia rabbiosamente promettendo le nuove crociate!

Ma perché calano drasticamente i matrimoni concordatari, le vocazioni, le adesioni all’ora di religione a scuola?

Sarà colpa …dell’UAAR?

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Una Risposta to “Valori Universali”

  1. anonimo Says:

    Sono perfettamente d’accordo con te: credere in Dio è una decisione personale ed autonoma. Aderire ad un’organizzazione religiosa non è essere autonomi, né spiritualmente, tantomeno psicologicamente. Ma il cammino dell’uomo verso l’autodeterminazione è iniziato poco tempo fa, e da noi, in Italia, terra di Papi e di mafie, è indietro di 30 anni come minimo. Quindi questo popolo è ancora tenuto in fase pre-adolescenziale, soprattutto per la mentalità fortemente matriarcale retrograda che il cattolicesimo inculca da 2009 anni. Non sono briciole. Nulla contro il Matriarcato sano, che spinge verso l’evoluzione, che appoggia ogni tappa, che nutre ogni sentimento in questo senso. Quello deleterio, che imbeve la ‘cultura’ italiana e mediterranea da sempre, castra. E noi siamo un popolo di castrati. E dunque non si può pretendere che un popolo di mammoni castrati riesca ad autonomizzarsi rispetto a gruppi organizzati, quale la religione. E comunque laddove ci si è liberati dal giogo della religione, ci si è infilati spontaneamente nell’altro giogo, non meno pericoloso: la scienza, che ha sostituito più o meno dappertutto in occidente, la religione nella sua funzione di controllo sociale. Che non è certo meglio del giogo religioso, perché sempre giogo è. Giogo religioso o giogio scientifico? Quale peggio per noi? Chi vivrà vedrà?

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