Due borse della spesa non strapiene da caricare sulla bici. Pregusto i petali di Bella Lodi, i cuori di lattuga freschissimi, le nocciole sgusciate, e anche i frollini della linea bio molte fibre e zero colesterolo (…), perine a giusta maturazione, per finire. Faccio per aprire il lucchetto. Si avvicina un anziano tabagista in mutandoni azzurri e canotta, occhiali a televisore che, salvo la cicca fumante tra le dita che pareva fissa, non sembrava particolarmente disagiato. Mi avverte: guardi che la borsa è rotta. Controllo. Aveva una lacerazione minima in verticale che non comprometteva il trasporto. Non gli basta. La bici era legata alla rastrelliera. Così se cade, si rompe la ruota, mi fa. Non la metta più in quel modo, aggiunge, se non vuole trovarsi la ruota piegata. Ma la rastrelliera ha posti alti e posti bassi e io mi sono accomodata in quello basso che la sostiene ugualmente, è fatto apposta! Senta, ma lei è proprio pessimista… e con la sigaretta, no-o?
Ah, non era Milano.
Tag: aberrazioni, aggangio, ahahah, amicizie possibili, anni cinquanta, fumatori, lotta al tabagismo, nonno
settembre 22, 2011 alle 4:58 pm |
Sembra il destino di una mia zia, la quale ha bisogno di dire la sua su ogni cosa, e se ti trova in fallo, meglio! Però spero non si aggiri in mutandoni e non cominci a fumare…
settembre 22, 2011 alle 8:38 pm |
…però potremmo farli incontrare così tua zia attacca il mutandaro e lo mette in riga facendolo pure smettere di fumare!
settembre 23, 2011 alle 7:07 am |
Non auguro a nessuno un attacco da parte di mia zia! Però li neutralizzeremmo entrambi per un po'…