L’immagine umana vista ovunque è oggetto di studio: scorze d’albero, radici, rocce, muri scrostati… possono assumere sembianze antropomorfe, e per taluni, addirittura dell’Umano più Divino, il Cristo.
A me interessa che un alto prelato, intervenuto in TV recentemente, parlasse in termini estremamente avvincenti di un fenomeno emergente: l’affacciarsi in società di Non Credenti Praticanti, a dispetto di meschini sedicenti ‘credenti ma non praticanti’ (per carità). Qualcuno vede il volto di Cristo anche sul volto umano, ogni tanto: che sollievo!
Tag: fede, felicità, impegno civile
aprile 24, 2012 alle 1:28 PM |
Io lancerei una nuova dicotomia: essere – fare. Tanti dicono di essere, pochi fanno. Ciò che fai è importante; ciò che sei non interessa nessuno.