IL MAESTRO E MARGHERITA, CRISTINA E IL TRUCE PERUVIANO

La realtà supera l’immaginazione? Le due sono strettamente correlate e si alimentano l’una dell’altra. Anche inconsapevolmente. Per alcuni l’immaginazione è l’unica realtà. Indistinguibili, alla fine.  Bulgakov arma la mano di Margherita-Strega Volante con un martello, e lei, la sua creatura, frantuma la casa del critico Latunskij che aveva rovinato il Maestro…

Cristina, lavoratrice straniera in Italia, con una storia di povertà, figli da mantenere lasciati nel paese di origine e illusioni, ha passato otto anni con E. di 15 anni più vecchio, insensibile e dispotico, che la sfrutta e alla fine si allontana. In preda al furore, Cristina gli spacca a martellate (nella camera che in teoria condividono ancora) armadio, specchio e mensola di vetro spesso. Ribalta tutto, letto compreso. Il materasso è di traverso. Vedi cosa io l’ho fatto,  dice orgogliosa e mi mostra le foto dall’Iphone. Poi, inedito, dà fuoco alle sue mutande. Erano nuove, e racconta la scena ancora  fremente per la trovata originale e la rabbia che l’aveva fatta accanire su un indumento quanto meno carico di simbolismi: le aveva appena comperate!

E io ho in mano il libro… col dito infilato a pagina 296, esattamente.

(nella sala d’attesa leggo ad alta voce, tanto non c’è nessun altro, e le chiedo di fermarmi se non capisce qualche parola)

Realtà scassata? Lettura beata.

 

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7 Risposte to “IL MAESTRO E MARGHERITA, CRISTINA E IL TRUCE PERUVIANO”

  1. paolazan Says:

    Tolgo il ‘peruviano’ che non aggiunge alcunché alla storia e magari mette in cattiva luce ingiustamente l’intera categoria?

  2. Enzo Says:

    Perché sceglie di bruciare, annullando l’indumento che protegge intimità, salute ed erotismo ? Il dito a pag 296 cosa nasconde nel testo? Una rinuncia o un richiamo alla libertà, nuda, senza barriere?
    Cosa bruceresti, oltre al peruviano?

    • paolazan Says:

      Ma scusami Enzo, mi fai domande di cui sa già la risposta per darmi l’occasione di esprimermi liberamente? Già lo faccio, anche se forse ti sfugge… 😉
      Cmq, allarghiamo il campo: vero che ci si identifica in altre donne, soprattutto quando loro, impulsive e basta, fanno quello che per pigrizia o sconvenienza noi non facciamo… Il dito non nasconde, indica. O tiene il segno, per riprendere rapidamente la lettura. Noi che abbiamo lo strano vizio di leggere, non ci scomponiamo davanti alle coincidenze, anzi: più leggiamo e più ne scoviamo!

  3. Giampy Shila Ed Ernesto Says:

    Purtroppo, pur vivendo nell’era della sopravvalutazione generale, il potere di una strega, cioè una donna libera da sovrastrutture e abiti mentali imposti da retaggi culturali antichi come il mondo, è oggi più che mai trascurato. Tornando all’era cui stiamo assistendo, penso che Cristina abbia sopravvalutato il potere simbolico, più che la minaccia rappresentata dalle mutande nuove di E. Tuttavia si è fatta un grosso piacere da sola, bruciando insieme alle mutande anche gli abiti mentali che l’avevano trattenuta per lunghi anni con un uomo tanto insignificante. Perché certi uomini, non ti entrano in casa per caso.

  4. Giampy Shila Ed Ernesto Says:

    qui non si può correggere, ma volevo dire, ha sopravvalutato il potere simbolico, non la minaccia rappresentata dalle mutande nuove. Chiedo scusa, ma ho ripensato in seguito e non mi tornava.

    • paolazan Says:

      Il POTERE di modificare o cancellare i commenti lo detengo Io ehehe che sono una Strega! (correggo solo i piccoli refusi e aggiusto i puntini di sospensione quando sono più di tre)
      Ho aggiunto la parte che volevi inserire nel primo commento, ntp Giampi!
      Diciamo che in questa vicenda si bilanciano le motivazioni di lei e di lui, come spesso, anzi spessissimo, accade nella vita umana dis-umana. Spiego. Lei aveva bisogno di un ‘cavaliere-amante-accompagnatore del sabato sera-supporto morale-giocattolo’, lui di una ‘bamboletta-domestica-lavatrice-stiratrice-cuciniera’ e si sono semplicemente incontrati. Occorre precisare che fu lei ad entrare nella microstanza di lui (e non viceversa), pensando di risparmiare la pigione, ed è finita in un contesto agghiacciante: appartamento in condivisione tra stranieri di diverse nazionalità dove, si sa, imperversano il disordine e le rappresaglie sulla (non)pulizia del bagno e delle stoviglie perché il non rispetto delle regole più elementari di convivenza rappresenta lo sgarro che fai agli altri che ti ‘rubano’ lo spazio (-identità) e l’intimità… c’est une vie de chiens lalalà come cantavano quei buskers a Cannes tanti anni fa …ma oggi non si potrebbe più dire: stanno molto meglio i cani di noi!

  5. Giampy Shila Ed Ernesto Says:

    La violenza, le vessazioni, i soprusi non sono mai spiegabili e tanto meno giustificabili. Questa vicenda dimostra che non troverai mai la risposta giusta se la domanda che ti poni è quella sbagliata. Punto il dito tanto sulle motivazioni, quanto, e ancor più marcatamente sui criteri di scelta che portano alcune donne a ficcarsi nei guai. Questo ovviamente non accadrebbe mai ad una Strega, (Margherita si sceglie il maestro, non un mammalucco qualsiasi).

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