IRMA

Irma Irma Irma Irma Irma dov’è quella biondina timida di San Gallo di 30 anni fa conosciuta non so più come di certo non attraverso i social come succede oggi si chiamava Bosch come la marca di elettrodomestici e anche come il famoso pittore dei dipinti con 1000 dettagli immaginifici sorprendenti e paurosi

Ebbene Irma sorrideva sempre imbarazzata e parlava con un filo di voce anche quando telefonava con l’apparecchio grigio bicolore standard con la ghiera rotante almeno in parte che faceva clockt clockt clockt tornando indietro per chiedermi se sarei andata a mangiare da lei in famiglia nella sua microscopica cucina arredata in maniera standard come era uso nelle case popolari svizzere un tavolino al centro con gli sgabelli un lavello i fornelli e i pensili inclinati e fino al soffitto spiego meglio inclinata era l’antina quindi con le spallette laterali a trapezio base più lunga in alto base più corta in basso per dare più respiro a chi in cucina ci lavorava le antine poi si aprivano a scorrimento nemmeno una maniglia solo un foro per infilarci dentro il dito

Chiedeva anche premurosa che cosa avrei mangiato più volentieri forse si interessava al mio gusto o disgusto per alcuni ingredienti come la cipolla e mangiavamo tutti insieme al tavolino Rosti di patate e insalata di pomodori sbiaditi rigorosamente prodotti in Svizzera secondo le leggi protezioniste e autarchiche del tempo mirate a promuovere l’agricoltura locale con dressing yogurt

Non sapevo bene quale fosse la mia funzione in quella casa ma Irma si pregiava della mia amicizia che si avvaleva di poche parole di tedesco pronunciate con puntiglio e divertimento e sorrideva con affetto e trepidazione forse nell’attesa di avere una conversazione compiuta in italiano perché Irma segretamente lo coltivava

Irma non era un uragano ma probabilmente aveva un uragano dentro lavorava e aiutava la famiglia con la sua bontà la sua mitezza e la sua sensibilità tremante

Carla la toscana del Consolato Maria di Belgrado poi moglie di Guglielmo e quella ragazza indiana di cui non ricordo il nome perché la memoria mi va in pappa che insegnava danza del ventre e  con cui si andava alla sauna della Facoltà di Economia sopra al Rosenberg… noi amiche importate della seconda parte degli anni 80… Irma no non veniva in sauna

Si continua ad abusare dei nomi femminili per chiamare gli uragani

 

 

Una Risposta to “IRMA”

  1. paolazan Says:

    Testo dettato al telefonino Irma non si trova neanche in Facebook

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