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IL LIBICO, IL PARASSOLE E L'UMIDO

marzo 27, 2011

Telefonata (vera o ipotetica) a Radio Padania.
Sì ciao sono la Mirella
Dimmi Mirella
Ascolta …mica in questi giorni.. sto parlando di un paio d'anni fa… io non avevo mai visto un libico… ero sul treno Genova Milano e dopo che era già partito arriva questo tutto trafelato che si prende l'unico posto libero di fronte a me sai nello scomparto da sei…

Be' questo essere di una maleducazione totale, ben vestito, eh, ma arrogante prepotente allunga le gambe da tutte le parti presuntuoso era agitatissimo si vede che era arrivato in Italia per la prima volta… voleva delle informazioni, pretendeva delle informazioni e parlava pochissimo l'italiano e un po' di più l'inglese ma come si fa… poi aveva due tre telefoni e parlava come un ossesso a voce alta in arabo e quando non parlava scatarrava … sì ti dico tirava su il catarro dal naso in continuazione…
Dài Mirella che ci fa venire il vomito…
Ti dico faceva schifo ma schifo.. allora ti ripeto magari per lui era il massimo dell'eleganza, aveva una giacca di pelle color… come si dice.. senape, tabacco una cosa così e i pantaloni in tinta poi delle scarpe assurde di pelle… mah guarda sembrava un extraterrestre
Allora Mirella abbiamo capito… dicci cosa volevi dire.. di tutto questo, vuoi trarre una conclusione?
Eh, sì ..allora… adesso che vengono su tutti questi profughi clandestini criminali magnapan a tradimento poooorchi
Mireeeella, buona!!
Ma dài bisogna dirlo scusa eh questi sono di una virilità.. esagerata… c'aveva un pacco che non ti dico, e qui cosa fanno? Eh dimmelo le nostre ragazzine che fine fanno?????
Ahahhhahahah Mirella ci fai ridere con il pacco regalo! …però c'è da preoccuparsi c'hai ragione! Mirella grazie, ciaoooooooo
Ciaooo tutti e Buona Padania!

Diego Parassole, visto ieri sera a FA'LACOSAGIUSTA (e anche al Giovedì di Augusto, recentemente), è un comico sensibilissimo. Sta facendo una campagna puntuale a favore dell'acqua pubblica http://www.altreconomia.it/site/fr_raggruppamento_detail.php?intId=5 e delle energie rinnovabili, contro la privatizzazione della prima e contro la scelta nucleare, totalmente irragionevole! Dice: ma se ci si mette dieci anni a costruirle 'ste centrali nucleari, B. dice quattro… allora vuol dire trenta… (con tutte le mafie coinvolte che se si dilatano i tempi rigirano e si gonfiano meglio i quattrini) immaginate che quando l'uranio sarà già esaurito, ci ritroveremo le centrali inutilizzabili! Chiaro.
Con le stesse risorse ci copriamo di impianti solari, eolici… razionali ed efficienti e colmiamo il gap con la Germania, fredda e meno soleggiata ma proiettata nella ricerca volta allo sviluppo delle tecnologie sulle energie rinnovabili e pulite con un movimento popolare fortissimo che ha messo alle strette la Merkel, spaventata dagli eventi giapponesi, e preoccupata di salvare la poltrona!

E l'umido? Le biomasse? Il comune di Milano ha bloccato la raccolta dei rifiuti organici. Con quale criterio?
In vista del nucleare? Tutto si rimescola ora! E nell'attesa, dovremmo scaldarci col carbone? Sì, c'è un progetto operativo che prevede l'acquisto del mefitico ma poco costoso fossile, che chiamano carbone pulito poiché almeno i filtri alle ciminiere saranno di nuova concezione…

Ricordo: TUTTO VA A FINIRE DA QUALCHE PARTE, anche i filtri pieni di polveri tossiche da smaltire, così come gli ingenui imballaggi delle stupide merci che quotidianamente ci assediano (perché noi non sappiamo dire NO in massa), così come le scorie nucleari famose che abbiamo acquisito dall'estero (…) e giacciono qui da noi a Trino Vercellese, in attesa di essere trasferite in Basilicata, e girano girano per il globo come anime in pena, mentre le gallerie sotterranee negli USA si sono rivelate non idonee e noi, gli alleati, non possiamo sottrarci a soccorrerli, i poveretti! Ma, guarda un po', i politici disonesti non vanno mai a finire nel posto giusto, invece! 

Non c'è scampo: convertiamoci! Diventiamo A-Ortisti! Nei chiostri della Fondazione Umanitaria, prossimamente.

COINCIDENZE, FREEGANS E I ROMANI

novembre 16, 2010

 

C'è un tizio inglese o tedesco, un bel ragazzo determinato… che non mangia altro: immondizia. Non è indigente, è fissato. Da quando, ragazzino, per dare una mano nella fattoria di famiglia, era addetto al porcile e il suo compito consisteva anche nel procacciare il cibo per gli animali, raccogliere gli scarti di cucina ad esempio. Pane vecchio, bucce… roba avanzata. Un giorno ne assaggiò e capì che si poteva tranquillamente consumare. Capì lo spreco.

A Pisa, qualche mese fa, qualcuno aveva lasciato una sportina bianca sul parapetto del lungarno. Non resistetti, mi avvicinai e apersi le vaschette in alluminio con coperchietto di cartoncino. La mia curiosità scientifica fu soddisfatta: cibi cotti, carne e verdure occhieggiavano dai contenitori. Erano cibi fragranti, appena cucinati, dimenticati o lasciati lì apposta in dono. Forse dalle finestre di un palazzo che si affaccia sul fiume, c'era chi osservava la reazione dei passanti.

Non conoscevo la storia del freegan anglosassone sennò mi sarei sentita confortata. Invece mi sconsigliarono. Mi chiedo: ci può essere una sorta di UNABOMBER dei cibi che si diverte a far del male ad affamati o golosoni? Uno scienziato pazzo che inocula pericolosi batteri per sterminare i barboni?

A Roma vedo gettare via una quantità di cibo impressionante. A Milano sarà pure peggio… ma io personalmente ne ho avuto evidenza laggiù. Una guerra tra poveri, o tra 'pseudoricchi' che è la stessa cosa. E gettare via le risorse naturali è altra similare aberrazione: a Castel Porziano ci sono i 7 CANCELLI, stabilimenti balneari, di cui in questa stagione aperti tre. Qui la macchia mediterranea e le dune sposano il mare. A ben guardare, oltre a scarti umani lungo la strada a prostituirsi, molti rifiuti abbandonati sono seminascosti tra la vegetazione. A Santa Marinella, cumuli di immondizia ad ogni angolo: è la mareggiata, fa una. Certo, se gettiamo i rifiuti in mare, prima o poi tornano. Tutto va a finire da qualche parte. Il mar Mediterraneo è chiuso e le plastiche ricircolano sbattendo sulle coste tirreniche a seconda dei venti, su o giù. La Toscana è particolarmente bersagliata. Ma anche il Lazio non scherza. Ci rimangiamo la merda che facciamo. Ormai la plastica è mescolata al suolo e frammentata in mare, entra nella catena alimentare sempre più massicciamente.

Auguri! 

Tra le coincidenze: un tizio dalla voce disperata cantava …accanto a te non ci sto più guardo le nuvole lassù… chi se ne va che male faaaaaaa… i peperoni ripieni di numidio quadrato sono una favola, in una laterale di viale Libia c'è la Sedia del Diavolo, pochi i residenti che la conoscono.. Ma lo scenario è raccapricciante. Edifici ributtanti la circondano. Uno scempio. Chi salverà Roma? Chi salverà l'Italia? Un'illusione. L'Italia non esiste, perciò neanche gli italiani. Un popolo indefinibile. Italici? Italicazzoni! Andate a vedere le coste erose e cementate, le valli sfruttate e ferite dalle autostrade e dai capannoni. Politica di consumo del suolo. Traduzione: alluvioni, frane. Gli affaristi del cemento se la spassano al mare delle isole caraibiche. Nel fango affondi tu. Quale dio hanno pregato?

 (nella foto, cibo 'spazzatura' da non acquistare, nè recuperare… cercate di meglio: frutta, verdura… ancora fresca!)

BOICOTTARE LE GITE

ottobre 7, 2010

…serve a sensibilizzare la cosiddetta opinione pubblica anche un po' bottegaia sul giro d'affari dell'indotto che le gite scolastiche creano: agenzie viaggi, guide, pullman, alberghi, ristoranti, fast food, autogrill, gadget compresi!

ricordo la soddisfazione dell'autista che di ritorno dalla gita a firenze, in ritardo, non acconsentì ad una sosta di servizio attorno a bologna ma ci costrinse a fermarci a modena dopo una coda infernale, al ben noto autogrill dei tortellini. lì lui aveva un accordo inderogabile: lasciar consumare cinquanta ragazzini affamati e assetati per un'oretta, e portarsi a casa uno scheggione di grana padano, un trancio di prosciutto crudo e uno zampone.
buttali via…

stessa cosa alla discoteca di firenze, dove ha intascato una busta.

agli insegnanti invece vanno due spiccioli di rimborso che ovviamente non coprono le spese di sopravvivenza soprattutto all'estero.

senza tener conto dello stress da responsabilità che non è per nulla ricompensato.

la gita se la fanno di legno! o di cartone… modellino, puzzle… molto pittoresco!