Condoni a ripetizione. Oneri di urbanizzazione per nuova edificazione su terreni agricoli che cambiano destinazione. Berlusconizzazione e bersanizzazione globale della politica e della amministrazione locale (salvo eccezioni mirabili ma puntiformi, v. Cassinetta). Cementificazione. Rapallizzazione. …zione, zione, zione. Ci sono due termini che non hanno bisogno di essere deformati con il suffisso -zione per indicare e enfatizzare l’aspetto deteriore di un fatto pubblico o privato, la degenerazione totale, l’antitesi del buon vivere e del benessere: MAFIA e RENZI. Provate ad aggiungere -ZIONE, paradossalmente vi sembrerà persino di edulcorarli.
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SBLOCCAITALIA: LA CODA INFETTA DELLA SPECULAZIONE
novembre 18, 2014PICCOLI POLITICI AFFARISTI CRESCONO
marzo 15, 2014Anche nelle più remote vallate alpine, si allestiscono i teatrini della politica affaristica. PARE che con un comodo volo in elicottero a spese dei contribuenti siano saliti in quota diversi politici con relativi parenti stretti e amici, forse solo per prendere una boccata d’aria e rilassarsi o magari per festeggiare un risultato importante per la ..ehm, comunità.
L’allegro drappello ha goduto della vista panoramica e dei sapori autentici delle prelibatezze cucinate dai cuochi locali.
La sindaca PARE, abbia fatto costruire la sua (forse) sontuosa villa in una zona estremamente tranquilla, vicino al cimitero, preclusa a tutti tranne che a lei. PARE inoltre che abbia fatto spostare un depuratore per rendere edificabile un’area interessante e su cui il precedente sindaco (forse non immune da affarismo, ma d’altro ceppo), silurato, non aveva ceduto. PARE sia amica delle lungaggini che rendono di fatto impossibili i controlli sugli abusi edilizi…
Chi va raccontando in giro queste favolette? Ah, segreto!
NINFOMANIA E DERIVA PAVLOVIANA
gennaio 26, 2014Riflessioni di genere sullo scoglio senza ombrellone fuori stagione (ma quando non piove lì è sempre stagione!). A un passo dalla frana, di cui si vede il fango che ancora cola in mare e si mescola al turchese dell’acqua limpida, un attempato conoscente passa e scambia due battute di gusto discutibile con le signore: ”Non temete, non vi salto addosso!”. Loro lo guardano sbigottite e una ribatte che una scena del genere non se l’era manco lontanamente figurata! Ma perché gli uomini sopra una certa età credono di essere divertenti facendo riferimento al loro tradizionale ruolo di predatori? Questo, vistosela grama, rincara con l’effetto di peggiorare la situazione: ”Ah, ma allora non siete delle nonfomani!” Erano trent’anni che non sentivo quella parola che ha evocato un tempo lontanissimo in cui padri, zii, conoscenti o vicini di casa maschi avevano l’autorizzazione a usare i termini ‘equivoci’ con particolare riferimento al sesso, mentre le donne no. Le timorate autentiche erano sempre in imbarazzo, tacevano, arrossivano o emettevano dei risolini e le altre, magari dotate di un linguaggio più sciolto, si contenevano comprendendo l’opportunità di non esporsi al giudizio popolare che avrebbe stigmatizzato il loro comportamento come volgare o sfrontato, per non dire tutta una sfilza di comuni epiteti. Il tipo non demorde e comincia a raccontare quella barzelletta che invece che ridere dovrebbe far singhiozzare: ”La sapete, no? Un bambino chiede alla mamma cosa vuol dire ninfomane. Una malata di sesso, risponde lei. Ah, fa il bimbo pensieroso, e un uomo che ha la stessa malattia come si dice? Uomo! ahahahahahahahhhaah”. Non ci si può credere ma esistono, e sono ancora in circolazione. Le donne, prese da uno slancio pedagogico, lo fanno ragionare sulla parola che di per sè indica fondamentalmente una mania e che forse questa mania riguarda(va) più i maschi della sua generazione, ma lui insiste a vederla come esclusiva: le ninfe sono donne, dunque la ninfomania riguarda solo le donne. E il corrispondente maschile? Sessuomane? Sì, forse, ma non è altrettanto forte. E sicuramente, meno riprovevole. Uno spaccato antropologico lì, pronto da analizzare.
Un cane si avvicina sbavando a tutti i sacchetti di plastica che sente stropicciare: una rivisitazione del riflesso condizionato pavloviano, in tempi di supermercati!
OPERATION RIVIERE PROPRE e 'stocazz di giochino
ottobre 28, 2011
Tronchi e rami riempiono i fiumi, sono trasportati a valle dalle piogge, tappano i tratti critici come le gole e l'onda di piena anche alta venti metri tracima con potere distruttivo moltiplicato, o i ponti in prossimità degli abitati e i fiumi esondano allagando tutto. Vent'anni fa, durante una vacanza in Francia http://www.courcelles.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=509:operation-riviere-propre&catid=68:avis&Itemid=108, abbiamo partecipato ad una manifestazione ecologista che consisteva nel ripulire il letto dei torrentelli, raccogliere i tronchi e i rami, per lasciare defluire più liberamente l'acqua soprattutto quando diventa impetuosa. L'operazione si compie d'estate con la secca, ma non necessariamente: ogni momento è buono purché si faccia! Avete visto i leghisti, protettori del territorio muovere mai un dito? E i comunistidituttoilmondounitevi, tutelare la proprietà pubblica e le risorse comuni? I parroci con le buste delle offerte in tasca e i parrocchiani uomini e donne di buona volontà con la luce negli occhi e ispirati alla fratellanza e allo spirito di solidarietà, organizzare mai un'azione cattolica di prevenzione???
Mo', lettore mio, beccati la composizione aberrante ispirata dalla rete!
Con
sangue | ||||
bisessualità maschile | ||||
il caso favorisce la mente preparata | ||||
lotta al fumo | ||||
piselli con preservativo | ||||
sigarette vuote zinger | ||||
zia nudista |
ti servo:
mia zia nudista, sangue del mio sangue, compie da tempo la sua personale lotta al fumo, distribuendo sigarette vuote zinger, ma i suoi amici che praticano bisessualità maschile, abituati a piselli con preservativo, le urlano ridenti: il caso favorisce la mente preparata!
CUMPA'
febbraio 17, 2010TI LASCIO COSTRUIRE LA VILLETTA-MI ASSETTO SULLA POLTRONA DEL CONSIGLIO COMUNALE-PROVINCIALE-REGIONALE E DA LI’ ASSISTO PIU’ COMODO ALLO SPETTACOLO DEL DISSESTO!
SILENZIO
dicembre 28, 2009Camminare nel bosco per ore vuol dire accorgersi con immenso stupore che i fastidiosi rumori della civiltà farlocca:
– la musichina generica di fronte al baretto sulla pista per attirare i polli a bere il grappino
– le auto che parcheggiano slittando fin sugli impianti
– gli impianti di risalita stessi che sferragliano sotto gli altoparlanti che irradiano musica dozzinale
– le urla grottesche dei discesisti infervorati
– le chiacchiere al telemegafono delle tipe che spettegolano con la loredana delle vicende della barbara e della mariella e dei vari s-pranzi di natale, e non sanno di essere identificate…
– i bimbi quattrenni che per l’orgoglio patetico dei padri, piangono disperatamente perché sono messi a forza sugli sci e devono farcela…
SILENZIO
SHHHHHHHHHH
Al rientro, appare in tutta la sua lancinante evidenza, lo squarcio della pista per la discesa dei forsennati (o timorati, ce ne sono!) sciatori, la ferita che gli umani-disumani, affaristi, hanno procurato alla montagna. La discontinuità del bosco sanguina sotto la neve. Le lame degli sci graffiano senza sosta la ferita che mai più rimarginerà. Così è. A dispetto di molti che non sanno, che non vogliono sapere, che sanno e tacciono o negano. Questi salgono nelle lamierine ovalizzate e scendono con gli sguardi beoti, indifferenti o atterriti, mascherati.
Evviva. Io vado nel bosco e incontro la gioia del silenzio, gli sguardi sereni, le parole semplici e autentiche di una minoranza umana. Umana.
COPENHAGEN
novembre 16, 2009IL MONDO CI PREESISTE
E POI
L’ABBIAMO MODIFICATO INQUINATO
RESO MALSANO
CI SIAMO COSTRUITI
UNA PRIGIONE DI MANUFATTI! SIAMO ANIMALI CHE VIVONO NEL PROPRIO MANUFATTO, PUNTO DI RIFERIMENTO COSTANTE. CI SIAMO ALLONTANATI DALLA NOSTRA RADICE BIOLOGICA.
IL NOSTRO HABITAT MANCA SEMPRE PIU’ DI CONTINUITA’ CON LA NATURA.