Una mi fa, tornando dopo mesi: ”Eh… sei contenta che hanno riempito Milano di piste ciclabili?”
Mah, io percorrevo gli ampi marciapiedi con grazia, a velocità moderata (dopo le due collisioni degli anni scorsi…), condividendoli con pedoni di tutte le età, e mi scusavo per l’eventuale disturbo… invocando solidarietà! Ora che ci sono più piste devo fare i conti con gli imbocchi mal segnalati, l’odore pungente dell’asfalto rosso speciale, i cordoli di contenimento, bassi e pericolosi per gli scooteristi… che rischiano di borlar inscià.
Bisognerebbe anche chiedere un parere ai commercianti di via Stendhal, per fare solo un esempio: il ristoratore d’angolo, da quando è senso unico lamenta un crollo dei passaggi e la difficoltà di parcheggiare, che gli comporta un notevole danno… ma voglio sentire pure i baristi e gli altri bottegai…
Nell’attesa, chiedo di usare (intuizione del mattino, dopo ripetuti ascolti per radio) Semès invece di leggere per esteso l’acronimo SMS, ESSE EMME ESSE: è lungo, antiergonomico e cacofonico.
Voglio vedere se qualcuno ora osa rilevare l’atipicità dell’abbinamento. 😉