Posts Tagged ‘arte’

ECOVISIONE DI MARZO

marzo 8, 2016

Appare fiero e ispirato come un Savonarola, Alfonso Martella, l’amico fabbro che ha nel nome un programma di vita, e mi aiuta a smontare ULTIMO IGLOO, (per cui sarebbe più opportuno, in questa fase, chiamarsi Tagliente, come certi conoscenti pugliesi!).

Rottami è il nome che Montale diede alla prima stesura di Ossi di Seppia, un secolo fa. La Poesia e Ultimo Igloo rimarranno per sempre uniti da un chiaro filo d’acqua.

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Eclissi, invece, è il titolo dell’installazione temporanea costituita dai due scudi (donati da  CO.RI.MA. e  O.L.L.), fino al 10 marzo in DepurartLab Gallery (Milano Nosedo), in cui è evidente, in uno, la colatura di ruggine che pone in movimento l’oggetto come fosse corpo celeste lanciato in un viaggio cosmico, e nell’altro la punteggiatura, come di frasi inedite…

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Si scorge sullo sfondo un’Arca, naufragata qui, forse, dopo una tempesta… Potesse raccontare la sua Storia!

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Canaline della Valcamonica e ritagli di lavorazione di alluminio a spina di pesce o circolari si intrecciano magicamente a terra, in un amplesso di forme e cromatismi: daranno vita a nuove architetture!

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Il cumulo degli ornamenti di ULTIMO IGLOO vibra…

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Alfonso, per l’occasione, indossa un elegante camice mimetico, offerto da un famoso stilista, o per meglio dire un famosissimo marchio, sulla bocca di tutti… che non ha bisogno di essere nominato per dare lustro all’intera operazione!

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Pesca, la lunga proboscide del pachiderma, simbolo di Memoria! Esso è venuto ad abbeverarsi qui, per l’ultima volta, al Tabernacolo per l’Acqua, conservato nel cuore di Ultimo Igloo.

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L’Eclissi è in Movimento e Libera.

ACQUA PIEGATA, SCHIENA DRITTA

febbraio 27, 2016

ap 13

Villa Fabrizia, Bertonico (LO), 30 gennaio 2016

EXPO Sì, MA SOCIALE!

marzo 6, 2015

AMMA compie 20 anni e G. Biraghi, dopo Rolando Bellini e Roberto Mazzini, in Umanitaria, ci invita ad essere expottimisti:

Expoèunformatnonèunafieraèunparcotematicoconattrazionièperfamiglielivello

mariadefilippièrecintatoesipagailbigliettonutrireilmondoenergiaperlavitaèiltema

eilprossimosaràconnetterelementicherobaèesoterico… (tuttodunfiato)

il moderatore alla fine avvisa che ci sono domande già prenotate, ma tutti si alzano perché è l’una e il boccone d’artista è già servito!

…quali sono i requisiti necessari per aggiudicarsi Expo? Tutto quello che non è Expo, per caso? L’allegato B? Le bretelle, gli svincoli, le infrastrutture, le vie d’acqua… i nuovi quartieri che promettono di rivoluzionare lo sky-line… ???

Grazie per la risposta.

Mo’, leggiti qui di seguito e condensa in due sillabe!

Note di introduzione alla presentazione di “Ritorno alla Terra” n. I – II di “Scienze del Territorio”, rivista della “Società dei Territorialisti/e” Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2 ang. v. Muratori, Milano, 6 marzo 2015, ore 16.30/22.00 Con questa presentazione dei due primi numeri della rivista, che riprendono il titolo dell’omonimo convegno organizzato nel maggio 2013, si vogliono riproporre alla città di Milano e al suo contesto i temi della ricerca territorialista a partire da un asse centrale: la sovranità alimentare e la rigenerazione del territorio come bene comune. Se ne propone una lettura e una discussione rivolta principalmente ai soggetti sociali che agiscono nell’area Milanese proprio su questi temi. Un’offerta di arricchimento scientifico, culturale e di apprendimento reciproco di opzioni e scelte che riteniamo condivise o comunque dialoganti. Come esito di questa presentazione si intende promuovere una ricorrenza e continuità di confronto, tra pratiche e ricerca, e fra i soggetti in campo, in uno spazio sociale interattivo. Un luogo comune di comunicazione, riflessione e formazione verso un accrescimento della capacità di coesione e un rafforzamento dei soggetti, delle reti e dei progetti già attivi, nel rispetto delle autonomie, ma assumendo l’esigenza di costruzione del “comune”. Per questo si propone di aprire una sessione di workshop (dopo un breve ristoro con cibi contadini) sulla base del tema principale sopra definito – sovranità alimentare e territorio – e delle suggestioni poste dalla rivista, per scegliere insieme i temi specifici emergenti su cui confrontarci e assumere scelte convergenti. Ci si è posti altresì i problemi del come e del dove di quel luogo comune: luogo fisico (proponendo la Cuccagna come spazio per questi incontri ricorrenti); e luogo virtuale sul web al fine di strutturare relazioni il più ampie possibile. Questo confronto appare particolarmente essenziale con l’approssimarsi di EXPO rispetto al quale si debbono esprimere i soggetti della sovranità alimentare e del territorio come bene comune. La costruzione di momenti incisivi di espressione di queste nuove soggettività può essere una delle modalità di interazione con il tema di questo ”grande evento” anche oltre l’evento e nei territori. I promotori di questo incontro “Sovranità Alimentare a Milano”, ma anche garanti del proseguimento verso un “luogo comune”, sono la Società dei Territorialisti/e di Milano insieme al Progetto Cuccagna Il presente evento è, non a caso, contestuale con il nuovo secondo giorno di mercato (il venerdì pomeriggio) in Cascina Cuccagna. Info e approfondimenti info.ostemi@gmail.com http://www.cuccagna.org https://produrreterritorio.wordpress.com Rivista online http://www.fupress.net/index.php/SdT/article/viewFile/14319/13297 http://www.fupress.net/index.php/SdT/article/view/14351/13355

ARTELLING: LEONARDO APPRODA IN CINA

febbraio 6, 2015

Ricevo da Franco Fontana e volentieri pubblico il suo successo:

Il Da Vinci

http://artelling.com/it/

CINA 2 CINA 3

EDUCAZIONE AMBIENTALE

gennaio 22, 2015

Lo sapevo. Se lo dice Francesco, tutti seguono. Gannini la introduce formalmente nella scuola. Ripesca l’insegnamento diffuso della Storia dell’Arte e della Musica. Trinomio perfetto. Anzi, TRINITA’.

GIORGIONE DOCET

settembre 3, 2014

L’arte (visiva) non narra azioni, non imita il reale ma sviluppa il rapporto con la natura e le altre arti come la musica.

Zorzi da Castelfranco (1749-1510)

(…Tiziano, insiema a G. maestro di luce attraverso la tecnica del colore tonale, si convertirà a questa forma teologico-filosofica)

IL COMPLEANNO DEL PESCE ROSSO

gennaio 17, 2014

A Novalis dobbiamo una delle più celebri definizioni di Romanticismo: “Quando conferiamo al comune un senso più elevato, all’ordinario un aspetto misterioso, al noto la dignità dell’ignoto, al finito un’apparenza infinita allora io lo romanticizzo“.

(se sapessi come si chiama il gruppo che ha suonato, lo pubblicizzerei o lo chiamerei per la festa della giovanna sulla terrazza…)

ECOVISIONI

ottobre 27, 2013

ECOVISIONI AL DEPURATORE DI MILANO di Paola Zan

1. Premetto che sono un’ecoscossa. Chi mi conosce lo sa bene. Chi non mi conosce è avvertito. Sono una che vede Acque limpide (anche quelle che il depuratore di Nosedo contribuisce a produrre dai reflui!), Aria salubre e tutt’intorno, Verde. Verde prato. Verde verticale. Verde sempre, ovunque, comunque, in un contesto antropizzato in cui le architetture possono coesistere in maniera equilibrata e tranquillamente stratificarsi, respirando, possibilmente, tra superfici di suolo vivo e non ricoperto da asfalto e cemento. E, nella prospettiva, vede un’Economia Verde, dove la Ricchezza, intesa come mezzo per realizzare un autentico Benessere, è ottenuta dalla Tutela o dalla Bonifica, sempre più diffusamente necessaria, dell’Ambiente. Economia ed Ecologia hanno la stessa matrice e devono procedere assieme, come gemelli inseparabili. Non rimane che individuare le categorie interessate da/a questo processo. Facile dire Tutti, il Consesso Umano, la Comunità Sociale! Constatiamo ogni giorno come i politici-politicanti-affaristi disattendano qualsiasi aspettativa formulata da cittadini onesti e di buon senso. Quanti progetti di recupero di aree industriali dismesse, ad esempio, potevano riconsiderare la Centralità del Verde Pubblico in maniera diretta e sostanziale ed invece hanno dato (o daranno molto presto!) spazio e corpo all’ennesima cementificazione e colata di asfalto dove il Verde, se va bene, è solo accessorio, di contorno, di abbellimento? Una contraddizione evidentissima va sanata: se la Vera Politica è Gestione delle Risorse Comuni, non può essere esercitata a vantaggio di pochi e a danno dei più. Non può depauperare, svilire, consumare il Suolo e tutte le Risorse che estraiamo dalla Natura per vivere. Anche perché alle conseguenze più catastrofiche, nemmeno i più furbi potranno sfuggire! Le Associazioni ispirate a un’Etica socio-ambientale, premono alla porta delle Istituzioni. ARTEDAMANGIARE è una di queste. Io professo la mia fede in un’Associazione che si impegna in tal senso. Ed è una grande soddisfazione.
2. Alla riunione di oggi, domenica 27 ottobre 2013, tra i tanti punti sensibili toccati, ve n’è uno che mi stuzzica particolarmente: l’Intenzionalità dell’Arte. Antefatto: le opere realizzate dagli artisti per il 26 maggio, hanno mostrato il loro lato debole, la loro deperibilità e hanno subìto nel corso di questi mesi, danni più o meno gravi dovuti alla pioggia e al vento o causati dalla siccità, nonché dalle… lame delle falciatrici! Ciò che risulta dal danneggiamento può essere valutato secondo due prospettive. Una è la via della sostituzione. L’altra è la via del recupero dell’oggetto danneggiato in cui il danno rientra a buon diritto a far parte dell’opera, ed è così ben accolto che risulta integrabile nell’opera, a giudizio insindacabile dell’artista. Per fare un primo esempio, una struttura metallica cede e collassa. La novità risulta così sorprendentemente interessante che si decide di tenere l’opera deformata o semi-demolita perché ne rappresenta una sua evoluzione naturale. Oppure, se la si giudica non più idonea o non particolarmente efficace, la si elimina. Si svilupperà al suo posto un progetto che porti avanti l’obiettivo originario, o un suo derivato, con materiali diversi. Le parti in vinile (veri dischi musicali incisi!) di un’altra opera sono crepate a causa degli shock termici. L’artista decide di rinforzarle verniciandole, in un processo di trasformazione restaurativo-funzionale, con l’obiettivo di ricordare e rispettare l’antica idea fondativa che beneficia così di un’operazione di re-styling, di una suggestione nuova. E che dire delle due giovanissime piantine di gelso messe a dimora, sempre il 26 maggio, con tutto il carico di rischio di siccità incombente a ridosso dell’estate, a corredo biologico di un’opera in polimetilmetacrilato? Una è stata impunemente falciata. E la seconda era così deperita da portare alla decisione di una totale immediata sostituzione con piante della stessa specie, cresciute altrove e più rigogliose. Ma intanto, opere in tubolare già installate generano idee che si traducono in oggetti di altri materiali, come tubi giganti in polimeri resistenti. E i vessilli in plexiglas multicolore, divelti dal vento e sferzati dalla pioggia, verranno riordinati a comporre una nuova forma, mentre saranno eliminati i frammenti di quelli amputati per errore dalla solita distratta falciatrice onde evitare che un sol pezzetto di quel materiale estraneo alla Natura, anche se ottenuto da materia prima, naturale per forza, vada ad inquinare il Suolo già segnato da una serie interminabile di offese (ad onore del punto 1.!). Insomma, l’arte è per definizione sempre intenzionale, e non casuale. Ma se casualmente, fattori estranei alla volontà dell’artista interferiscono con l’opera, la sua stessa intenzione dovrà riaffermarsi, nel nuovo contesto e alla luce dei fatti intercorsi. Allo stesso modo, sappiamo bene quanto ci divertiamo a raccogliere resti sulla spiaggia dopo una mareggiata, a scegliere una tela stropicciata, una porcellana frantumata … ma sarà la nostra intuizione a dare un senso ad un evento casuale! Una foglia, nella sua magica simmetria, risultato di Caso e Necessità Funzionale, può diventare modulo da riprodurre, secondo la sensibilità dell’artista. Se lo vuole l’artista. Al nostro amato gatto, per estremizzare un po’, possiamo intenzionalmente infliggere il supplizio di intingergli le zampe nella tempera e farlo camminare su un foglio, e quella passeggiata per noi sarà Arte solo perché la casualità delle orme stampate è, sempre per noi, evocativa, ci stimola, ci appassiona, ci diverte e ci sorprende! Nella roccia, nelle macchie sulle pareti, nei legni scorticati, vediamo profili al limite della pareidolìa… dove il Caso raggiunge il suo apice, e non ci rimane che ammettere che noi, Animali Umani, abbiamo una caratteristica peculiare: non possiamo astenerci né esimerci dal razionalizzare tutto, ma proprio Tutto!
3. Arte e Aziende: altro punto caldo. Uno scontro di culture. Me la sbrigo velocemente, per non cadere su un terreno insidioso. Ma è un tema nodale che bisognerà sviluppare con calma. Come persuadere della bontà di un progetto artistico? Come ottenere supporto? Come iniziare proficuamente un’azione sinergica che esalti le reciproche volontà e aspettative, nel campo dell’Arte e della Produzione Industriale o del Commercio, che tradizionalmente coltivano e perseguono finalità di profitto? Come convergere? Troveremo Nuovi Mecenati? Intanto siamo riusciti a individuare tra noi artisti aderenti chi ha le abilità da spendere nell’autopromozione collettiva e nella mediazione con le Aziende, e ad intenderci: agire compatti nel nome dell’Associazione e a beneficio di Tutti. E non è poco!

GASTROCRAZIA

aprile 26, 2013

Fioriscono le esibizioni di cucina. A Bra è insediata l’università del settore. Consumare meno, consumare meglio. Si applica anche all’alimentazione, e per tutti… ma davvero?

GLI SCIENZIATI SONO ASTRUSI?

marzo 19, 2013

La voce gira sempre. Ma, non c’è quasi nulla che sia inintelleggibile, presto o tardi tutto si spiega! Anche il teletrasporto. L’abilità cognitiva è alla base della conoscenza. Porta a esplorare il nuovo senza preconcetti, a immaginare il futuro (anticipare, preconizzare…), a sviluppare la capacità di leggere la mente altrui in regime di empatia.

Qualche speranza in politica?