Posts Tagged ‘animali’

SCAMPOLI ESTIVI: DA BARCELLONA A VARESE, PASSANDO PER TARANTO

settembre 10, 2014

tigli gemelli

Tigli gemelli spontanei a Punta di Mezzo, 1200 m

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CCCB: Metamorfosi, les visions fantastiques…

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Lavori a CUORE APERTO, DepurArt Lab

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Occhio all’animazione! …sempre al CCCB

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visioni tradizionali di Claudio

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mi ricorda qualcuno e i suoi cassetti polverosi dietro ai baffi

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l’acconciatura è sempre importante, caratterizzante, socializzante

(no extension, please!)

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l’ironia dei catalani, nella vetrina di una macelleria suina

PITONE BIRMANO

ottobre 28, 2011


 

…solo per ricordare che a qualcuno è venuto in mente di studiare le proteine in circolazione nel sangue di questo animale che è capace di mangiare in un boccone un coccodrillo intero, e che subito dopo il pasto o meglio, la digestione, non evidenzia picchi di colesterolo e nemmeno placche nelle arterie.

Radio3 Scienza, ore 11, a milano fm 99.4, a genova 95.1

L'ABBRACCIO MORTALE… DELLA FOCACCINA!

luglio 28, 2011

BLOGGI'
(per il consuntivo di luglio 2011)

1. Le persone (giovanissime) sui mezzi pubblici si siedono vicine ma infilano le cuffiette e non si guardano, nè ovviamente si parlano.

2. Sulla cima del monte che si trova sopra Villa a Calci nei pressi dell'altro più imponente Monte Serra, si arriva per un viottolo su cui ho trovato un acuminatissimo aculeo di istrice con cui in seguito mi sono punta e ho dormito per sette giorni… La cosa assurda è che, oltre la misteriosa casa rossa disabitata e adibita a ricovero attrezzi e deposito olive, si può procedere attraverso dei massi o spuntoni di roccia (pare conglomerato) e, giungendo a una piccola radura, si scopre che qualcuno vi deposita le rimanenze di un forno industriale, ossia panini o focaccine confezionate con la tipica plastichetta sottile e bucherellata con tanto di marchio… Chi si adopera per questa aberrante operazione? A che scopo? Discarica, banale!

3. Un bimbo esuberante e desideroso di comunicare perché forse mediamente nessuno gli offre la possibilità di farlo, nell'entusiasmo incespica nelle parole e racconta di genitoNi e MaZzellette!

4. In un piccolo borgo fantastico lontano dal frastuono della città, abita una strega buona che sembra una biancaneve dei nani deformati (come in uno specchio che li svirgola), scappata dalla favola e rifugiata in una piega del tempo.

5. Dalla casa del polacco ormai derelitta, le nuvole sfloculano rapidamente. Compare un cazzone, un diavolaccio e un angelo annunciatore. Premonizione, premonizione!

6. Catarsi.
 

COINCIDENZE, FREEGANS E I ROMANI

novembre 16, 2010

 

C'è un tizio inglese o tedesco, un bel ragazzo determinato… che non mangia altro: immondizia. Non è indigente, è fissato. Da quando, ragazzino, per dare una mano nella fattoria di famiglia, era addetto al porcile e il suo compito consisteva anche nel procacciare il cibo per gli animali, raccogliere gli scarti di cucina ad esempio. Pane vecchio, bucce… roba avanzata. Un giorno ne assaggiò e capì che si poteva tranquillamente consumare. Capì lo spreco.

A Pisa, qualche mese fa, qualcuno aveva lasciato una sportina bianca sul parapetto del lungarno. Non resistetti, mi avvicinai e apersi le vaschette in alluminio con coperchietto di cartoncino. La mia curiosità scientifica fu soddisfatta: cibi cotti, carne e verdure occhieggiavano dai contenitori. Erano cibi fragranti, appena cucinati, dimenticati o lasciati lì apposta in dono. Forse dalle finestre di un palazzo che si affaccia sul fiume, c'era chi osservava la reazione dei passanti.

Non conoscevo la storia del freegan anglosassone sennò mi sarei sentita confortata. Invece mi sconsigliarono. Mi chiedo: ci può essere una sorta di UNABOMBER dei cibi che si diverte a far del male ad affamati o golosoni? Uno scienziato pazzo che inocula pericolosi batteri per sterminare i barboni?

A Roma vedo gettare via una quantità di cibo impressionante. A Milano sarà pure peggio… ma io personalmente ne ho avuto evidenza laggiù. Una guerra tra poveri, o tra 'pseudoricchi' che è la stessa cosa. E gettare via le risorse naturali è altra similare aberrazione: a Castel Porziano ci sono i 7 CANCELLI, stabilimenti balneari, di cui in questa stagione aperti tre. Qui la macchia mediterranea e le dune sposano il mare. A ben guardare, oltre a scarti umani lungo la strada a prostituirsi, molti rifiuti abbandonati sono seminascosti tra la vegetazione. A Santa Marinella, cumuli di immondizia ad ogni angolo: è la mareggiata, fa una. Certo, se gettiamo i rifiuti in mare, prima o poi tornano. Tutto va a finire da qualche parte. Il mar Mediterraneo è chiuso e le plastiche ricircolano sbattendo sulle coste tirreniche a seconda dei venti, su o giù. La Toscana è particolarmente bersagliata. Ma anche il Lazio non scherza. Ci rimangiamo la merda che facciamo. Ormai la plastica è mescolata al suolo e frammentata in mare, entra nella catena alimentare sempre più massicciamente.

Auguri! 

Tra le coincidenze: un tizio dalla voce disperata cantava …accanto a te non ci sto più guardo le nuvole lassù… chi se ne va che male faaaaaaa… i peperoni ripieni di numidio quadrato sono una favola, in una laterale di viale Libia c'è la Sedia del Diavolo, pochi i residenti che la conoscono.. Ma lo scenario è raccapricciante. Edifici ributtanti la circondano. Uno scempio. Chi salverà Roma? Chi salverà l'Italia? Un'illusione. L'Italia non esiste, perciò neanche gli italiani. Un popolo indefinibile. Italici? Italicazzoni! Andate a vedere le coste erose e cementate, le valli sfruttate e ferite dalle autostrade e dai capannoni. Politica di consumo del suolo. Traduzione: alluvioni, frane. Gli affaristi del cemento se la spassano al mare delle isole caraibiche. Nel fango affondi tu. Quale dio hanno pregato?

 (nella foto, cibo 'spazzatura' da non acquistare, nè recuperare… cercate di meglio: frutta, verdura… ancora fresca!)

S.P.Q.L.

settembre 27, 2010

Sono Porci Questi Leghisti

Lo dice anche un autentico pedemontano varesotto: andate a leggere i tabelloni del Percorso Vita del Forte di Orino al Campo dei Fiori.

NATURISTI PER CASO… 2

luglio 31, 2010

…l'espressione libera di un bisogno che taluni provano e non censurano. La spiaggia selvaggia ne è il teatro ideale. Laddove, come qui in Maremma, non c'è consumo ma solo esibizione, la carne in vetrina è vecchia e inerte perciò repellente, diciamolo, il più delle volte.

Le coppie che cercano il terzo o lo scambio semplice, sono grottesche. Un esempio: lei biondo accesa, lui moro brillantinato.

Inoltre, naturismo in famiglia. Tre trogloditi rifugiati nella capannuccia di tronchi giustapposti, consumano panini ripieni di altra carne, morta. Sono genitori flaccidi he si dispongono a triangolo con la bambina ignara, e mangiano scomposti. Nulla di meno attraente. E, per dimostrare che cosa?

Oltre a qualche rara donna bella asciutta, c'è un solo giovane occhialuto per cui si può evitare di girare la faccia. Ma la vera libertà, come al solito, non passa per la trasgressione, che risulta quasi sempre ridicola, inutile o proprio vuota, insignificante e sterile.

Mentre si attesta il diritto a denudarsi sulla spiaggia, attenzione a non piegarsi troppo. Quelli che in giacca e cravatta giocano a far politica nella frescura delle sale del Parlamento e alla Buvette, ci stanno preparando lo scherzetto dell'estate.

VAN GOGH, mio fratello

giugno 7, 2010


 

A differenza delle donne, che con la maternità, la casa e lo status le metti a posto quasi tutte… gli uomini aspirano sempre ad un posto al Pantheon!

Il nostro eroe contemporaneo, ormai alla soglia dei quaranta, ha studiato le Lettere. Il Sapere umanistico con ampie incursioni nei tradizionali dominii scientifici (per Lui tanto attraenti quanto vischiosi) lo permea. Padroneggia la Lingua, e con essa fa Satira.

Ma, ironia della Sorte, costringe l'Iguana genitrice, ad allattarlo e rassettarlo ancora! A Lei si stringe, pauroso.
Così elevato, eppure così larvato. Così proteso, eppure così rannicchiato e rintanato. 

Scrive di sè: Da oggi in edicola il nuovo numero di… a 20 pagine, con testimonianze dell'esistenza di tal me, autore senza più vita, maschio che valeva assai.

(…) veramente l'espressione di un animale detto individuo umano va ben oltre le battute di satira o arti. tal van gogh lo disse tagliandosi l'orecchio, non lo udirono.

(…) maledetti chiesa, buddha, new age e tutto ciò che anche nei più atei ha indotto questa illusione del senza carne.

(…) nemmeno la prostituta a cui van gogh mandò l'orecchio s'asteneva, ma lui morì disidratato da carni. maledetto anche chi glorifica uomini che lascia morir.

(…) a monte ci vado io, ultimo della lunga lista di chi ulula a lune ben distanti dal concepir pietà per sti cazzo di lupi
 
(…) un dì una femmina furba figa, razza ridotta ormai a tre esemplari mondiali, raccoglierà miei resti in urna cult.

(…) la vita non è un giorno sui prati ma un lungo niente intervallato da futili qualcosa. a te chiedon hai voglia? beh io voglia nn ne ho più. da soli le voglie passano

BIODIVERSITA'

giugno 2, 2010


 


Il modo migliore, ovverosia più efficace, per festeggiare l'anno dedicato alla conservazione della BIODIVERSITA' è proprio la dimostrazione di come si possa distruggere in poche settimane. Con lo sversamento di petrolio BP della Luisiana, in aprile, quello di Singapore (marchio?) e dell'Alaska (…), in maggio, stiamo minacciando la scomparsa di molte specie. Gli sforzi che si fanno altrove per proteggere la vita nelle sue varie forme (tra i tanti, il Progetto Adamello… http://www.partecipate.it/esperienze/progetto-trep; http://www.citta-possibili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=68%3Aadamello&catid=39%3Aentilocali&Itemid=58) fanno il solletico!

BONTA'

aprile 6, 2010

Agnello sacrificale. Isacco fu risparmiato… Le povere piccole e inermi bestiole, no. Il sapore del sangue del sacrificio rituale non si dimentica. Nel menù c'è scritto: agnello nostrano. Almeno non ha dovuto viaggiare, da vivo o da morto. Un sacrificio a chilometro zero. E c'è da crederci se l'oste è quello lì. OSTE. Un vero oste! Brasato al vino, hanno preso i torinesi, noi l'agnello. E un piatto di raviolini di erbette che spuntavano senza mescolamenti sospetti e devianti, in tutta la loro pienezza di fibre e clorofilla! Tripudio per le mie papille. Uno era anche scoppiato naturalmente per la sottigliezza della sfoglia irregolarmente tirata, rivelando il suo vivo contenuto!

Ci auguriamo che non siano andati a raccogliere le erbette in prossimità del vicino campo da GOLF!!!

FORMAT

marzo 5, 2010

Una donna di trentacinque anni, con un viso delizioso, decide di sottoporsi ad una liposuzione della zona fianchi-cosce e a un ritocco al seno. Vuole cambiare vita. L'operazione sarà gratuita poiché lei, attrice di se stessa, presta la sua storia, veritiera e convincente, alla pay-tv. Paga l'utente-cliente, paga la pubblicità.

Vive nel milanese, ma viene dalla lontana Sicilia o meglio, dalla ancor più remota (in tutti i sensi) Lampedusa, col suo doloroso bagaglio di ricordi (lo testimoniano le lacrime autentiche): ha tre figli, un ex marito, un nuovo compagno affettuoso che la scorta in taxi fino alla clinica-set, dove recitano, con piglio sicuro (talora con eccesso di cortesia) i medici, attori di loro stessi, veritieri e persuasivi.

Alla concitazione dei reality ambientati al pronto soccorso, si contappone qui, la tranquillità di un ambiente asettico e ovattato, a misura di domanda di vera e autentica attenzione alla vicenda umana.

Quando però, dopo aver visto meticolosamente dividere in quarti con il pennarello (atossico, mi auguro!) le carni della coraggiosa donna, si procede alla aspirazione della massa adiposa (due litri!!), energicamente condotta dal medico più (elegantemente) accanito (e sanguinolento!!!) del team, cambio scenario con un rapido click.

E casco dentro un altro FORMAT, dedicato, sulla falsariga, al recupero dignità estetica, ma senza anestesia. Due donne (opposte per problematiche: l'una sciatta, l'altra eccessivamente carica di orpelli), stessa fascia d'età (ottimo target!), si affidano ai sapienti consigli di visagisti, sarti, psicodrammaturghi, ed altre figure professionali assortite, che le aiuteranno a sbocciare, fiori tardivi, incomprese dal mondo selettivamente impietoso.

La competizione sfocia nel trionfo della sciattona, pretty girl per un giorno, che è premiata con la scelta di uno tra i bonhommes della giuria, che l'accompagna fuori dalla scena, lasciando intendere che ora sì, può iniziare per lei, così rigenerata, una vera (gratificante!) nuova vita.

(Ma, chi ha visto la fine della puntata del format psico-truculento?)